Streghe

Sinossi

Le streghe hanno smesso di esistere quando noi abbiamo smesso di bruciarle, diceva Voltaire, ma è poi vero che abbiamo smesso? Il mito della donna oscura si è trasformato, ha perso il suoi caratteri folkloristici, ma non è mai stato veramente superato. Cosa fa di una donna una strega? Che cosa scatena nella collettività una classificazione tanto sbrigativa , tanto pesante e faticosa da sostenere?

Streghe nasce fin dall'inizio con l'idea di costruire uno spettacolo modulare e versatile. Una vera e propria galleria di personaggi che emergono dall'ombra e prendono vita per raccontarsi.

La vicenda da cui siamo partiti è quella di Costantina Kuneva, una sindacalista di origine bulgara, sfregiata col vetriolo perché difendeva i suoi diritti e quelli delle sue colleghe. Una strega moderna.

A questo primo personaggio se ne sono aggiunti altri, saltati fuori talvolta dalle pagine della cronaca, tutte donne, tutte accomunate dall'essere finite più o meno consapevolmente sotto l'infamente etichetta di strega.

Così una madre sciagurata, colpevole di infanticidio cede il passo a la “Femina Accabadora” figura misteriosa della cultura sarda, chiamata all'occorrenza a dare la dolce morte; una donna sedotta e abbandonata aspetta inutilmente una telefonata mentre l'acida professoressa della nostra adolescenza torna a interrogarci.

Per le leggi del caso chiunque potrebbe scoprire d'essere una strega. Mosaico di un universo femminile a tratti tragico a tratti ironico, ma sicuramente complesso, oggi come ieri. Streghe... che in passato come al presente, si continuano a bruciare.